Nonostante la mia proverbiale pigrizia non potevo non uscire di casa quei 5 minuti dal momento che la torcia olimpica passava a 20 metri da casa mia e filmare il video che potete vedere qua sotto.
Come forse avete sentito il percorso della fiamma olimpica è stato disturbato da molte proteste contro quello che la Cina sta facendo in Tibet e per i diritti umani in generale.
Superfluo dire che For fax sake è solidale con i protestatori. Ne ho già parlato con Gordon e con la Betta e gli ho detto che non va per niente bene così.
Nel video vedete appunto il tedoforo accompagnato da un ingente schieramento di polizia che passa accompagnato da gente che urla "free tibet".
domenica 6 aprile 2008
venerdì 29 febbraio 2008
shake it shake it
ma come sono demanding i miei lettori!
Insomma è solo un mese e mezzo che non scrivo, un po' di pazienza checcazzo. Non è che posso stare qui tutto il giorno a scrivere nel blog, con tutte le cose che ho da fare, tra star dietro alle olimpiadi che arrivano e alle isterie della Betty, cioè non so se mi spiego.
Allora innanzitutto l'altro giorno mi ha chiamato incazzata nera perché ha detto che "non è modo di comportarsi" e che lei è "stufa di far vita di palazzo e di pulire il culo a Gordon" (Brown, il primo ministro ndr).
Perché era tutta incazzata? Beh sostanzialmente per questo terremoto che c'è stato l'altro giorno. Ai suoi tempi c'erano le bombe dei tedeschi eppure non si facevano tante storie, era una buona occasione per farsi una partitina di bridge e stare tutti in compagnia in qualche amena stazione della tube. Ora per due scossette ("a rat's fart" le testuali parole della Betty) fanno tutte ste storie, scendono in strada e tutto il resto. Il principe consorte avrebbe commentato "Ne ho due co**ioni di questi ca**o di inglesi, che si taglino i capelli e vadano a lavorare".
Vabbè povera Betty, proprio adesso che il principino Eri le è partito per il fronte. Io ho cercato di rassicurarla, le ho subito mandato la foto del principino per farle vedere che sta bene e farla star tranquilla. Non credo che abbia funzionato, perchè si è messa a mormorare qualcosa del tipo "se maneggia il mitra come Carlo siamo a posto". Comunque vabbè, tanto Eri era sulla BBC l'altra sera a raccontare di quanto si diverte a stare là fuori "with the lads" dove non ci sono problemi a fare la cacca in mezzo al campo mentre gli altri ti guardano. Belle cose insomma.
Vabbè il dovere mi chiama e sono anche in attesa delle ruttine per cui vi saluto for now.
Insomma è solo un mese e mezzo che non scrivo, un po' di pazienza checcazzo. Non è che posso stare qui tutto il giorno a scrivere nel blog, con tutte le cose che ho da fare, tra star dietro alle olimpiadi che arrivano e alle isterie della Betty, cioè non so se mi spiego.
Allora innanzitutto l'altro giorno mi ha chiamato incazzata nera perché ha detto che "non è modo di comportarsi" e che lei è "stufa di far vita di palazzo e di pulire il culo a Gordon" (Brown, il primo ministro ndr).
Perché era tutta incazzata? Beh sostanzialmente per questo terremoto che c'è stato l'altro giorno. Ai suoi tempi c'erano le bombe dei tedeschi eppure non si facevano tante storie, era una buona occasione per farsi una partitina di bridge e stare tutti in compagnia in qualche amena stazione della tube. Ora per due scossette ("a rat's fart" le testuali parole della Betty) fanno tutte ste storie, scendono in strada e tutto il resto. Il principe consorte avrebbe commentato "Ne ho due co**ioni di questi ca**o di inglesi, che si taglino i capelli e vadano a lavorare".
Vabbè povera Betty, proprio adesso che il principino Eri le è partito per il fronte. Io ho cercato di rassicurarla, le ho subito mandato la foto del principino per farle vedere che sta bene e farla star tranquilla. Non credo che abbia funzionato, perchè si è messa a mormorare qualcosa del tipo "se maneggia il mitra come Carlo siamo a posto". Comunque vabbè, tanto Eri era sulla BBC l'altra sera a raccontare di quanto si diverte a stare là fuori "with the lads" dove non ci sono problemi a fare la cacca in mezzo al campo mentre gli altri ti guardano. Belle cose insomma.
Vabbè il dovere mi chiama e sono anche in attesa delle ruttine per cui vi saluto for now.
giovedì 24 gennaio 2008
segnalazione
So che non è molto etico fare pubblicità alla concorrenza però devo assolutamente segnalarvi questo blog perché fa morir dal ridere: sobritish.splinder.com
Buona lettura :-)
Buona lettura :-)
domenica 20 gennaio 2008
Un weekend londinese
Friday
Ore 17.10 - Dieci minuti di straordinario direi che possono anche bastare.
Ore 17.20 - Arrivo al Prohibition, un locale a St. Katherine's Dock (foto), con un po' di colleghi
Ore 17.50 - Mi chiedo perché non possono inventare una birra che non abbia effetti diuretici fulminanti
Ore 19.00 - Saluto i colleghi e mi incammino verso casa.
Ore 20.30 - Ritrovo con Mark un ex collega per andare a cena.
Ore 20.50 - Arriviamo alla Tower 42 (foto), uno dei grattacieli più alti di Londra.
Ore 20.55 - Passiamo il security screening per entrare in uno dei grattacieli più alti di Londra.
Ore 20.56 - Mi chiedo perché ci siamo ridotti a dover passare un security screening solo per andare al ristorante. Chi cazzo se ne frega che è su uno dei grattacieli più alti di Londra.
Ore 21.00 - Ci sediamo al tavolo e ci gustiamo la vista.
Ore 21.30 - Mark chiede al cameriere da dove viene e surprise surprise scopriamo che è polacco.
Ore 22.00 - Rifletto sullo stereotipo dell'inglese composto, pacato e silenzioso e mi chiedo se sia applicabile alle maranteghe del tavolo in fianco.
Ore 22.30 - Dopo starter, main course e bottiglia di vino canonica ci riteniamo soddisfatti e ci incamminiamo.
Ore 22.40 - Saluto Mark e mi incammino verso casa.
Ore 23.00 - Noto che il negozietto smarzo vicino casa è ancora aperto e nel tornare a casa compro latte e pane, just in case. Per essere environmentally friendly rifiuto il sacchetto di plastica.
Ore 23.05 - Arrivo sotto casa e mi rendo conto le chiavi che tiro fuori dalla tasca non sono le mie.
Ore 23.06 - What the fuck?!?!
Ore 23.07 - Ok, mi rendo conto che al security screening abbiamo scambiato le chiavi... beh chiamo Mark, semplice no?
Ore 23.08 - Problema. Mark non ha il cellulare. Mi chiedo come minchia sia possibile che uno nel 2008 non abbia il cellulare?!?!?
Ore 23.09 - Vado a casa sua... ah no non ho il suo indirizzo.
Ore 23.10 - Gli mando un'email.... ah no ovviamente ho solo il suo indirizzo email di lavoro.
Ore 23.11 - Chefforte Lorenzino ha un paio di chiavi di riserva al lavoro
Ore 23.12 - Mi rendo conto di non potermi presentare al lavoro con una bottiglia di latte in una mano e un sacchetto di pane nell'altra quindi lascio il tutto più o meno in mezzo alla strada.
Ore 23.25 - Le guardie mi squadrano chiedendosi che danni possa voler fare andando a lavorare alle 11 e mezza di sera visibilmente brillo. Li rassicuro dicendogli che mi sono solo dimenticato qualcosa di sopra e che pensino ai subprime loro.
Ore 23.30 - Rovisto per tutti i miei cassetti e recupero le chiavi di casa.
Ore 23.31 - Mi compiaccio di essere stato così previdente. Bravo Lorenzino!
Ore 23.45 - Torno a casa e recupero pane e latte che miracolosamente sono intatti dove li avevo lasciati.
Ore 23.46 - Mi rendo conto che difficilmente sono stato così sollevato nel vedere l'ingresso di casa mia.
Ore 23.47 - Mi ricompiaccio di essere stato così previdente e direi che un po' di cioccolata ci può anche stare.
Ore 24.00 - Mi chiedo se Mark avesse un mazzo di chiavi di riserva.
Ore 1.00 - Brandizzo.
Saturday
Ore 11.00 - Sveglia e susseguente cazzeggio
Ore 14.00 - Mi avventuro a piedi nella City in cerca di un barbiere.
Ore 14.30 - Sono ancora una volta conquistato dal fascino della City deserta. Mi autoconvinco che per quanto sia tutto chiuso sicuramente ci sarà un barbiere aperto (giusto perché sapeva che sarei andato no?)
Ore 15.00 - Mi rassegno e finisco dal parrucchiere che c'è dentro la stazione in Liverpool Street (si è deprimente, non occorre che commentiate grazie).
Ore 15.20 - La lituana che mi taglia i capelli mi fa notare che ho i capelli fini (grazie tante secondo te in 28 anni non me n'ero mai accorto?)
Ore 15.25 - La lituana mi convince che se non compro il suo shampoo sicuramente diventerò completamente calvo prima dei 30 anni (la foto è della stazione, non della lituana).
Ore 15.30 - Lascio il parrucchiere con in più la bozza di shampoo gentilmente rifilatomi dalla lituana.
Ore 16.00 - Mi chiedo se Mark abbia dormito sotto un ponte.
Ore 16.45 - Ritrovo con Rachel in Leicester Square.
Ore 17.00 - Finiamo in uno Starbucks davanti ad un tall skinny latte cappuccino e un venti vanilla double shot mocha.
Ore 17.30 - Rachel a un ritmo di 340 parole al minuto mi ha già fatto il resoconto di 6 mesi di gossip dalle Cayman.
Ore 17.35 - Mi sale la carogna a pensare che questa tra 24 ore sarà distesa in spiaggia con 30 gradi.
Ore 18.00 - Lasciamo lo Starbucks e facciamo un giretto nel West End.
Ore 18.05 - Rachel sarà pure inglese ma è visibilmente confusa dalla topografia londinese.
Ore 18.15 - Saluto Rachel che dichiara pomposa di voler fare un altro giretto in città e prendo la metropolitana.
Ore 18.20 - Mi sento in colpa pensando che sicuramente Rachel si sarà persa nel frattempo. Mi consolo pensando che tanto il suo volo è l'indomani mattina, quindi in caso ha tempo per ritrovare la strada.
Ore 19.00 - Doccizzo.
Ore 21.00 - Ritrovo con Nicolas a London Bridge.
Ore 21.15 - Finiamo all'All Bar One (foto) che c'è vicino al Tower Bridge.
Ore 22.00 - Per la seconda volta Nicolas cerca di convincermi che non è vero che i francesi mettono l'accento sull'ultima sillaba di ogni parola.
Ore 22.15 - Mi rendo conto che la coppia del tavolo a fianco sta praticamente copulando. Lui rasta, lei bionda (e pertanto notoriamente stupida).
Ore 22.30 - Nicolas cerca di convincermi che giocare a Jet Pack può ancora essere considerato lavoro di ricerca per un PhD.
Ore 23.30 - Saluto Nicolas e mi incammino verso casa.
Ore 1.00 - Brandizzo.
Sunday
Ore 10.00 - Sveglia e colazione veloce.
Ore 10.30 - Ritrovo con Sian ed Emma per andare al mercato dei fiori di Columbia Road (foto).
Ore 10.35 - Mi chiedo perché cazzo uno dovrebbe voler andare a comprare dei fiori la domenica mattina quando può molto più proficuamente passare la mattina a letto.
Ore 10.40 - Emma prende un the da portarsi dietro durante la visita al mercato.
Ore 10.41 - Sian cerca di convincermi che non è vero che gli Inglesi bevono sempre the (concordo, bevono anche birra).
Ore 11.00 - Le donne finalmente hanno deciso che fiori comprare.
Ore 11.05 - Mi balena l'idea di comprare dei fiori anch'io preso dall'impeto consumistico, ma poi mi vengono in mente quei cazzo di gerani che l'inquilino precedente mi ha lasciato e che non riesco a far morire nonostante non gli dia da bere da circa 2 mesi.
Ore 12.00 - Saluto le donzelle e io decido di fare una puntatina verso Oxford Street per vedere cosa offrono i saldi.
Ore 13.30 - Dopo un po' di negozi e un quarto d'ora di coda da Zara decido che basta shopping.
Ore 14.00 - Ritrovo con Greg nel Caffè Nero vicino a Covent Garden.
Ore 14.30 - Ci dirigiamo verso 7 dials (foto) e continuiamo nel cazzeggio.
Ore 14.45 - Greg cerca di convincermi che non è una cattiva idea quella di friggere la pizza e i Mars, perché in Scozia si fa così. Deep frying rocks.
Ore 14.50 - Greg mi fa notare un negozio di abbigliamento intimo che tiene in vetrina dei simpatici dildi in ceramica con decorazione floreale per fare pendant con il servizio di tazze. Un'ottima idea regalo per vostra zia per il prossimo Natale.
Ore 15.30 - Sosta da Pizza Hut. Niente pizza con l'ananas, giuro!
Ore 17.00 - Decidiamo di andare al cinema di andare a vedere Sweeney Todd. Un po' truculento ma niente male.
Ore 20.00 - Divanizzo.
Ore 17.10 - Dieci minuti di straordinario direi che possono anche bastare.
Ore 17.20 - Arrivo al Prohibition, un locale a St. Katherine's Dock (foto), con un po' di colleghi
Ore 17.50 - Mi chiedo perché non possono inventare una birra che non abbia effetti diuretici fulminanti
Ore 19.00 - Saluto i colleghi e mi incammino verso casa.
Ore 20.30 - Ritrovo con Mark un ex collega per andare a cena.
Ore 20.50 - Arriviamo alla Tower 42 (foto), uno dei grattacieli più alti di Londra.
Ore 20.55 - Passiamo il security screening per entrare in uno dei grattacieli più alti di Londra.
Ore 20.56 - Mi chiedo perché ci siamo ridotti a dover passare un security screening solo per andare al ristorante. Chi cazzo se ne frega che è su uno dei grattacieli più alti di Londra.
Ore 21.00 - Ci sediamo al tavolo e ci gustiamo la vista.
Ore 21.30 - Mark chiede al cameriere da dove viene e surprise surprise scopriamo che è polacco.
Ore 22.00 - Rifletto sullo stereotipo dell'inglese composto, pacato e silenzioso e mi chiedo se sia applicabile alle maranteghe del tavolo in fianco.
Ore 22.30 - Dopo starter, main course e bottiglia di vino canonica ci riteniamo soddisfatti e ci incamminiamo.
Ore 22.40 - Saluto Mark e mi incammino verso casa.
Ore 23.00 - Noto che il negozietto smarzo vicino casa è ancora aperto e nel tornare a casa compro latte e pane, just in case. Per essere environmentally friendly rifiuto il sacchetto di plastica.
Ore 23.05 - Arrivo sotto casa e mi rendo conto le chiavi che tiro fuori dalla tasca non sono le mie.
Ore 23.06 - What the fuck?!?!
Ore 23.07 - Ok, mi rendo conto che al security screening abbiamo scambiato le chiavi... beh chiamo Mark, semplice no?
Ore 23.08 - Problema. Mark non ha il cellulare. Mi chiedo come minchia sia possibile che uno nel 2008 non abbia il cellulare?!?!?
Ore 23.09 - Vado a casa sua... ah no non ho il suo indirizzo.
Ore 23.10 - Gli mando un'email.... ah no ovviamente ho solo il suo indirizzo email di lavoro.
Ore 23.11 - Chefforte Lorenzino ha un paio di chiavi di riserva al lavoro
Ore 23.12 - Mi rendo conto di non potermi presentare al lavoro con una bottiglia di latte in una mano e un sacchetto di pane nell'altra quindi lascio il tutto più o meno in mezzo alla strada.
Ore 23.25 - Le guardie mi squadrano chiedendosi che danni possa voler fare andando a lavorare alle 11 e mezza di sera visibilmente brillo. Li rassicuro dicendogli che mi sono solo dimenticato qualcosa di sopra e che pensino ai subprime loro.
Ore 23.30 - Rovisto per tutti i miei cassetti e recupero le chiavi di casa.
Ore 23.31 - Mi compiaccio di essere stato così previdente. Bravo Lorenzino!
Ore 23.45 - Torno a casa e recupero pane e latte che miracolosamente sono intatti dove li avevo lasciati.
Ore 23.46 - Mi rendo conto che difficilmente sono stato così sollevato nel vedere l'ingresso di casa mia.
Ore 23.47 - Mi ricompiaccio di essere stato così previdente e direi che un po' di cioccolata ci può anche stare.
Ore 24.00 - Mi chiedo se Mark avesse un mazzo di chiavi di riserva.
Ore 1.00 - Brandizzo.
Saturday
Ore 11.00 - Sveglia e susseguente cazzeggio
Ore 14.00 - Mi avventuro a piedi nella City in cerca di un barbiere.
Ore 14.30 - Sono ancora una volta conquistato dal fascino della City deserta. Mi autoconvinco che per quanto sia tutto chiuso sicuramente ci sarà un barbiere aperto (giusto perché sapeva che sarei andato no?)
Ore 15.00 - Mi rassegno e finisco dal parrucchiere che c'è dentro la stazione in Liverpool Street (si è deprimente, non occorre che commentiate grazie).
Ore 15.20 - La lituana che mi taglia i capelli mi fa notare che ho i capelli fini (grazie tante secondo te in 28 anni non me n'ero mai accorto?)
Ore 15.25 - La lituana mi convince che se non compro il suo shampoo sicuramente diventerò completamente calvo prima dei 30 anni (la foto è della stazione, non della lituana).
Ore 15.30 - Lascio il parrucchiere con in più la bozza di shampoo gentilmente rifilatomi dalla lituana.
Ore 16.00 - Mi chiedo se Mark abbia dormito sotto un ponte.
Ore 16.45 - Ritrovo con Rachel in Leicester Square.
Ore 17.00 - Finiamo in uno Starbucks davanti ad un tall skinny latte cappuccino e un venti vanilla double shot mocha.
Ore 17.30 - Rachel a un ritmo di 340 parole al minuto mi ha già fatto il resoconto di 6 mesi di gossip dalle Cayman.
Ore 17.35 - Mi sale la carogna a pensare che questa tra 24 ore sarà distesa in spiaggia con 30 gradi.
Ore 18.00 - Lasciamo lo Starbucks e facciamo un giretto nel West End.
Ore 18.05 - Rachel sarà pure inglese ma è visibilmente confusa dalla topografia londinese.
Ore 18.15 - Saluto Rachel che dichiara pomposa di voler fare un altro giretto in città e prendo la metropolitana.
Ore 18.20 - Mi sento in colpa pensando che sicuramente Rachel si sarà persa nel frattempo. Mi consolo pensando che tanto il suo volo è l'indomani mattina, quindi in caso ha tempo per ritrovare la strada.
Ore 19.00 - Doccizzo.
Ore 21.00 - Ritrovo con Nicolas a London Bridge.
Ore 21.15 - Finiamo all'All Bar One (foto) che c'è vicino al Tower Bridge.
Ore 22.00 - Per la seconda volta Nicolas cerca di convincermi che non è vero che i francesi mettono l'accento sull'ultima sillaba di ogni parola.
Ore 22.15 - Mi rendo conto che la coppia del tavolo a fianco sta praticamente copulando. Lui rasta, lei bionda (e pertanto notoriamente stupida).
Ore 22.30 - Nicolas cerca di convincermi che giocare a Jet Pack può ancora essere considerato lavoro di ricerca per un PhD.
Ore 23.30 - Saluto Nicolas e mi incammino verso casa.
Ore 1.00 - Brandizzo.
Sunday
Ore 10.00 - Sveglia e colazione veloce.
Ore 10.30 - Ritrovo con Sian ed Emma per andare al mercato dei fiori di Columbia Road (foto).
Ore 10.35 - Mi chiedo perché cazzo uno dovrebbe voler andare a comprare dei fiori la domenica mattina quando può molto più proficuamente passare la mattina a letto.
Ore 10.40 - Emma prende un the da portarsi dietro durante la visita al mercato.
Ore 10.41 - Sian cerca di convincermi che non è vero che gli Inglesi bevono sempre the (concordo, bevono anche birra).
Ore 11.00 - Le donne finalmente hanno deciso che fiori comprare.
Ore 11.05 - Mi balena l'idea di comprare dei fiori anch'io preso dall'impeto consumistico, ma poi mi vengono in mente quei cazzo di gerani che l'inquilino precedente mi ha lasciato e che non riesco a far morire nonostante non gli dia da bere da circa 2 mesi.
Ore 12.00 - Saluto le donzelle e io decido di fare una puntatina verso Oxford Street per vedere cosa offrono i saldi.
Ore 13.30 - Dopo un po' di negozi e un quarto d'ora di coda da Zara decido che basta shopping.
Ore 14.00 - Ritrovo con Greg nel Caffè Nero vicino a Covent Garden.
Ore 14.30 - Ci dirigiamo verso 7 dials (foto) e continuiamo nel cazzeggio.
Ore 14.45 - Greg cerca di convincermi che non è una cattiva idea quella di friggere la pizza e i Mars, perché in Scozia si fa così. Deep frying rocks.
Ore 14.50 - Greg mi fa notare un negozio di abbigliamento intimo che tiene in vetrina dei simpatici dildi in ceramica con decorazione floreale per fare pendant con il servizio di tazze. Un'ottima idea regalo per vostra zia per il prossimo Natale.
Ore 15.30 - Sosta da Pizza Hut. Niente pizza con l'ananas, giuro!
Ore 17.00 - Decidiamo di andare al cinema di andare a vedere Sweeney Todd. Un po' truculento ma niente male.
Ore 20.00 - Divanizzo.
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